Quali sono i rischi della fecondazione assistita

Quando si parla di tecniche di PMA, una delle domande più comuni è quali sono i rischi della fecondazione assistita e in che modo oggi la medicina riproduttiva li previene.

Per comprenderli, è utile distinguere tra i rischi legati alla preparazione farmacologica e quelli associati alla fase chirurgica del trattamento.

Va premesso che, grazie all’evoluzione dei protocolli terapeutici e al monitoraggio continuo, le complicanze gravi sono oggi estremamente rare nei centri specializzati come Megaride Fertility, dove ogni procedura è personalizzata e costantemente controllata.

I rischi legati alla preparazione farmacologica

Durante la fase di stimolazione ovarica, la donna assume ormoni (prevalentemente gonadotropine) che favoriscono la crescita di più follicoli.

Questi farmaci hanno raggiunto negli anni un altissimo livello di purezza e biocompatibilità: sono sempre più simili agli ormoni naturalmente prodotti dal corpo femminile, il che riduce al minimo la possibilità di reazioni avverse.

Tra i potenziali effetti collaterali, oggi rari, possono comparire:

  • Reazioni allergiche lievi ai farmaci somministrati;
  • Sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS), dovuta a una risposta eccessiva agli ormoni.

Quest’ultima, un tempo più frequente, è oggi quasi scomparsa grazie ai monitoraggi ecografici e ormonali ravvicinati e all’uso di protocolli farmacologici personalizzati.

Un ulteriore aspetto da considerare è il rischio di gravidanza multipla (gemellare o multigemellare), che viene ridotto attraverso un’attenta valutazione del numero di embrioni da trasferire.

Il giorno del transfer degli embrioni, la scelta è personalizzata: l’obiettivo è massimizzare le possibilità di gravidanza mantenendo minimo il rischio di gemellarità, a tutela della salute della donna e del futuro bambino.

Altri aspetti da valutare

In letteratura è stato discusso il possibile legame tra stimolazione ovarica e tumori degli organi bersaglio (come ovaie, utero o mammella).

Gli studi più recenti hanno dimostrato che la durata limitata dell’aumento dei livelli estrogenici durante la stimolazione non è sufficiente, da sola, a favorire lo sviluppo di patologie neoplastiche.

Ciò che rimane essenziale è la selezione accurata delle pazienti, per escludere condizioni preesistenti o fattori di rischio che potrebbero controindicare la stimolazione ovarica. In questo senso, una valutazione preventiva completa rappresenta una garanzia di sicurezza clinica.

I rischi legati alla fase chirurgica

La fase chirurgica della fecondazione assistita comprende il prelievo ovocitario (pick-up), che avviene in sedazione profonda di breve durata.
I rischi più comuni sono legati proprio alla sedazione e, in misura minore, alla procedura stessa.

  • Rischi anestesiologici: reazioni allergiche, disturbi respiratori o cardiovascolari.
    Per questo motivo l’anestesista valuta scrupolosamente ogni paziente prima dell’intervento, analizzando anamnesi, esami del sangue e stato generale di salute, così da personalizzare la sedazione in base alle caratteristiche individuali.
  • Rischi chirurgici: infezioni, piccole emorragie, torsione dell’ovaio, rottura di cisti o formazione di ascessi tubo-ovarici.

Anche questi eventi sono oggi rari, grazie all’esperienza dell’équipe e all’utilizzo di strumenti di ultima generazione in ambiente sterile.

Dopo la procedura, le pazienti vengono monitorate con continuità, e il centro assicura una reperibilità 24 ore su 24 per gestire eventuali imprevisti nel post-operatorio.

Prevenzione e sicurezza

Ridurre i rischi della fecondazione assistita significa innanzitutto prevenire. Ogni trattamento è preceduto da una valutazione clinica accurata, che comprende esami del sangue, controlli ormonali, ecografie e colloqui multidisciplinari.

Durante il percorso, la stimolazione viene adattata giorno per giorno in base alla risposta della paziente, evitando dosaggi eccessivi e condizioni di iperstimolazione.

Inoltre, il monitoraggio costante consente di intervenire tempestivamente in caso di qualunque anomalia, garantendo standard di sicurezza elevati e un approccio sempre personalizzato.

Conclusione

Capire quali sono i rischi della fecondazione assistita aiuta le coppie a vivere questo percorso con maggiore consapevolezza e serenità. Grazie ai progressi scientifici e all’esperienza dei centri specializzati, le complicanze oggi sono molto rare e ampiamente controllabili.

L’approccio personalizzato di Megaride Fertility, che integra monitoraggi attenti, protocolli farmacologici sicuri e reperibilità continua, permette di affrontare ogni trattamento con la massima tutela per la salute della donna e le migliori possibilità di successo.

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Quali sono i rischi della fecondazione assistita

Nel Video la Dott.ssa Stefania Iaccarino, Specialista in Ginecologia presso Megaride


Megaride è un centro di riferimento per la Fecondazione Assistita a Napoli diretto dalla Dott.ssa Stefania Iaccarino, specialista in Ginecologia e Ostetricia, esperta in PMA.

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Fonti Bibliografiche

Linee guida sulla Fecondazione Assistita – Istituto Superiore di Sanità (ISS)